La scuola secondaria ha celebrato la giornata mondiale per la sicurezza in rete, il Safer Internet Day, coinvolgendo anche la scuola primaria in queste tematiche di grande attualità.
Dopo un buongiorno a tema, gli alunni delle classi prime, seconde e terze sono stati protagonisti di tre giorni di incontri e momenti di riflessione. Mercoledì 8 febbraio, gli allievi dell’ultimo anno della scuola secondaria hanno incontrato Roberto, un social media manager. Il professionista ha spiegato loro cosa significa lavorare per i profili social di aziende e marche note, anche ingaggiando e avendo a che fare con influencer di vario genere.
Giovedì 9 febbraio, tutti gli allievi hanno avuto l’opportunità di incontrare Greta Galli, influencer di 20 anni del territorio, che si occupa di tematiche quali la robotica, l’automazione e più in generale di innovazione tecnologica. Greta ha spiegato ai giovani ascoltatori cosa significa postare sui social e realizzare video su YouTube quasi come se fosse un lavoro. Gli alunni le hanno posto tante domande non solo sulla sua attività di influencer, ma anche sulle tecnologie che utilizza, come robottini programmati e stampanti 3D.
In serata, ha riscosso un buon successo di pubblico l’incontro “IntrAPPolati nella rete. Dialogo sulla vita online dei nostri figli e sui rischi da evitare” aperto non solo a tutti i genitori dell’Istituto, ma anche alla cittadinanza Castellanzese. Alla presenza dell’Assessore alla Cultura, Davide Tarlazzi, il Commissario Capo Marco Luciani (ufficiale responsabile dell’unità Reati Informatici della Polizia Locale di Milano e consulente della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano) ha saputo coinvolgere genitori e figli presenti, svelando delle verità sui social network non così note. Luciani ha analizzato la vita online anche dal punto di vista civile e penale, mettendo in luce quali sono diritti, doveri e soprattutto responsabilità del genitore online.
Gli incontri con gli esperti di questi giorni sono sfociati, nella giornata di venerdì, in un approfondimento multidisciplinare che ha coinvolto tutti i docenti della scuola. L’obiettivo è stato quello di far riflettere i ragazzi sul concetto odierno di bellezza e su come i media, non solo i social ma anche quelli tradizionali, influenzino i canoni estetici. La riflessione si è poi spostata su quanto a volte questa bellezza ideale ci faccia sentire inadeguati e su quanto non sia giusto fare paragoni con questi concetti. La discussione, differenziata per classi, è approdata a temi come il body shaming, la body positivity, il sexting come diffusione di bellezza altrui senza consenso, la manipolazione delle immagini online…
I ragazzi delle classi 2^A e 2^B sono infine stati incaricati di coinvolgere anche gli alunni delle classi quinte della scuola primaria. Alcuni allievi hanno tenuto una vera e propria lezione nelle classi, portando il risultato dei lavori di gruppo realizzati in classe.