All’Istituto Maria Ausiliatrice i bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria possono provare l’esperienza di cantare insieme. Molto più di un laboratorio extraescolastico, ma una vera palestra di competenze di vita.

CHI INIZIA A CANTARE IN UN CORO SI ACCORGE SUBITO CHE NON BASTA SOLO LA VOCE, ALLORA SMETTE ALL’ISTANTE OPPURE NON SMETTE MAI PIÙ.

Il progetto del coro Vocal Dreams propone un percorso di crescita e di formazione dai 6 ai 14 anni. Attraverso il canto si sviluppano obiettivi non solo musicali che promuovono il benessere imparando a gestire le proprie
emozioni in un atteggiamento positivo verso la vita.

  • Cantare insieme significa imparare ad ascoltare se stessi e gli altri favorendo l’attenzione e la concentrazione.
  • Cantare in un coro significa riconoscere le proprie risorse e ad acquisire fiducia in se stessi.
  • In un coro ognuno trova un suo spazio e le voci si mettono in relazione una con l’altra.
  • Nell’attività del coro si impara il coordinamento ritmico attraverso semplici coreografie e la Body percussion.

Scuola Primaria: lezione tutti i venerdì dalle 13.30 alle 14.30
Scuola Secondaria: lezione tutti i venerdì dalle 15.00 alle 16.30
Concerti, festival, concorsi caratterizzano l’attività del coro. È prevista la partecipazione a CORI DI CLASSE, manifestazione organizzata da CoriLombardia con la possibilità di accedere alla rassegna regionale a Milano.

Ad Aprile FESTIVAL DI PRIMAVERA a Montecatini.

La testimonianza degli alunni

Cos’ha rappresentato per noi il Festival di Montecatini?! 

Alcuni nostri compagni ce l’hanno chiesto in questi giorni  e oggi vogliamo raccontarvelo!
Innanzitutto non è stata una “gita” ma una vera e propria esperienza in cui abbiamo lavorato tanto nell’atelier intitolato “Revolution” con Tom Johnson, un direttore di coro belga che, in lingua inglese, ci ha preparato per il Gran Concerto di Primavera. Abbiamo vissuto l’idea di RIVOLUZIONE attraverso il canto, il movimento, la condivisione insieme ad altri mille ragazzi della nostra età provenienti da tutta Italia. E’ stata un’esperienza fatta di insegnamenti, ricordi bellissimi, follie e tante risate! Il nostro insegnate Tom ci ha detto che ognuno di noi aveva delle responsabilità, che l’impegno è la chiave del successo e che anche le cose più difficili vanno fatte col sorriso.Tom ci ha diretto con una tale grinta… ci ha trasmesso energia e allegria che, come avete visto, è stata contagiosa!
Secondo voi è stato facile cantare davanti a centinaia e centinaia di persone in un grandissimo teatro (milleduecento per essere precisi!) ? No! 

E all’inizio eravamo tutti un po’ spaventati ma poi, piano piano, grazie ai nostri compagni e docenti ce l’abbiamo messa tutta e siamo riusciti a dimostrare quanto valiamo e ogni paura è sparita sul palco.  Giorno dopo giorno sentivamo che ognuno di noi poteva e doveva fare la differenza!

Ma la cosa per cui il festival di Montecatini ci è rimasto nel cuore è legato alle EMOZIONI che abbiamo provato. Emozioni fortissime e uniche. Paura, ansia, adrenalina, felicità e gioia e…quanto ci siamo divertiti! Sentire, alla fine dello spettacolo, tutti gli applausi del pubblico è stato meraviglioso tanto che molti di noi si sono commossi per la gioia che stavamo provando! È stato un momento molto bello, di crescita sia come coristi che come persone, per imparare a stare meglio con la musica e con gli altri. 
Il nostro atelier era intitolato “Revolution” e insieme abbiamo cercato di dare un senso a questa parola: cos’è la vera RIVOLUZIONE? Rivoluzione è libertà, è la forza del cambiamento che ognuno di noi ha provato, è la gioia di fare ciò che ci piace, come cantare tutti insieme, è far sentire la NOSTRA voce!

Rivoluzione è stato il tempo di risate con i nostri compagni in treno e in hotel; è stata la pacca sulla spalla dell’amico dopo ore e ore di prove e stanchezza; Rivoluzione è quando giocavamo al parco tutti insieme e uscivamo la sera, non trovando mai la strada per tornare a casa. Rivoluzione è improvvisare di sera in stazione a Firenze un flashmob davanti ai tanti passeggeri, è stato cenare a base di sushi in mezz’ora con il rischio di perdere il treno (Grazie Prof. Torresan che hai bloccato il capotreno per farci salire). Rivoluzione è stare insieme e vivere quel tempo come se fosse il più prezioso del mondo!
Per alcuni di noi questo festival è stato realizzare il proprio sogno. Tutti ne sentivamo parlare, ma con l’arrivo della pandemia la speranza di parteciparvi diminuiva, riducendo il coro a pochi membri e facendolo quasi dimenticare a buona parte della scuola.
 … ma un giorno il gruppo ricominciò a crescere di numero, passando in due anni da nove a venti membri. Ed ecco che il sogno oggi si è realizzato.

Forse è proprio questa la Revolution: non ci siamo piegati davanti ai momenti di crisi e difficoltà ma abbiamo proseguito a testa alta, impegnandoci sempre e lottando per ridare a questo coro la dignità che gli spettava. 

Quel palco è stato una vittoria, per tutti noi!